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Richard Wagner, 1813-2013

primo piano (1)Oggi è il 200º anniversario della nascita di Richard Wagner! È da un annetto che sentiamo parlare delle celebrazioni per il bicentenario di Verdi/Wagner, e finalmente eccoci! Penso che festeggerò leggendo un altro capitolo dell’ultimo volume della biografia, che prima o poi terminerò, e intanto, per fare un post sempre a tema di libri, ecco la mia piccola collezione wagneriana. Non commettete l’errore di ritenermi una “esperta” in materia perché, come vedrete, si tratta di libri sulla sua biografia, più che sulla sua arte, e in mezzo sicuramente c’è tanto ciarpame, che i veri studiosi disprezzeranno, preso solo perché mi aveva incuriosito. Tanti di questi libri vengono dal viaggio in Baviera e a Bayreuth (2003), da eBay, da ritrovamenti fortuiti.

Richard Wagners Fahrt ins Glück. Sein Leben in Bildern und Versen, di F.W. Bernstein
La vita di W. attraverso poesie e vignette: quando lo leggerò, visto che il mio tedesco è assai arrugginito? Chissà! Infatti è ancora avvolto nel suo cellophane
Letters of Richard Wagner: The Burrell Collection, a cura di John N. Burk
Comprato a Bayreuth! È ridotto malissimo, la copertina è strappata e non si vede più la testa (ma tanto la foto è bruttissima, non sembra quasi lui). Raccolta di lettere (in inglese), soprattutto alla prima moglie Minna
Wagner, di Martin Gregor-Dellin
La bellissima biografia di M. Gregor-Dellin
Wagner, l’uomo, il pensiero, la musica, di Robert W. Gutman
Quella, più controversa, di Gutman
Fuoco magico, di Bertita Harding
Questo libro degli anni ’50 (dove l’avrò trovato?) è un romanzo rosa (!) sulla vita di W. Ci hanno anche fatto un film con Yvonne De Carlo e Valentina Cortese
The Loves of Richard Wagner, di Julius Kapp
Anche questo utile per aneddoti e pettegolezzi
Richard Wagner in der Karikatur, di E. Kreowski, E. Fuchs
Anche questo in tedesco: devo aver pensato, “se non lo compro ora, quando mai lo tradurranno?”
Der Letzte der Titanen, di Joachim Köhler
Questo, comprato a Goettingen nel 2005, era a metà prezzo, e aveva una bella copertina e alcune foto che non avevo mai visto… altrimenti forse l’avrei lasciato dov’era, mi sa che Köhler è un po’ prevenuto
The Life of Richard Wagner, di Ernest Newman
La mega-biografia in 4 volumi, la lettura “sul comodino” da svariati anni a questa parte
Carteggio, F. Nietzsche/R. Wagner
Le lettere di W. erano decisamente più simpatiche…
Wagner As I Knew Him, di Ferdinand Praeger
L’ho preso, anche se F. Prager pare essere stato un gran millantatore, nella speranza di aneddoti gustosi (anche se inventati!)
Minna und Richard Wagner. Stationen einer Liebe, di Eva Rieger
Vale quanto detto per gli altri libri in tedesco: la speranza (di leggerlo) è l’ultima a morire
The Real Wagner, di Rudolph Sabor
Questo… non ricordo molto bene di cosa parlasse
Il wagneriano perfetto, di G.B. Shaw
Regalo per il mio compleanno (2007)
Richard & Cosima Wagner, di Geoffrey Skelton
Su eBay? Non l’ho ancora letto
Cosima Wagner’s Diaries, a cura di G. Skelton
Versione abbreviata e in inglese, sennò potevo scordarmi di leggerlo
Wagner Remembered, di Stewart Spencer
Questo non è male (e poi la caricatura in copertina è molto carina), brani di diari e memorie di persone che hanno conosciuto W.
I Wagner. Saga di una famiglia, di Nike Wagner
Questo è il libro della pronipote Nike, ma è noiosissimo
The Family Letters of Richard Wagner, a cura di W.A. Ellis
Una serie di lettere (sempre tradotte in inglese), soprattutto giovanili, alla madre, ai fratelli, ai cognati ecc.
Il libro bruno, di Richard Wagner
È possibile che questo sia il primo libro su W. che abbia mai letto, preso dopo aver letto la biografia di Ludwig II di Baviera? Bello
La mia vita, di R. Wagner
L’autobiografia, naturalmente
The Letters of Richard Wagner to Anton Pusinelli, a cura di Elbert Lenrow
Le lettere all’amico medico: ma perché?, direte. Boh, è che il periodo di Dresda, magari vi sono notizie interessanti
Wagner, di Curt von Westernhagen
Questo è l’acquisto più recente, in una libreria dell’usato di Foligno (pensa un po’): non ero convinta, mi chiedevo “mah, mi serve davvero un’altra biografia?”, poi l’ho preso, sapevo che altrimenti mi sarei pentita subito
Wagner, di C. Wood, A.C.H. Smith
Questo è il libretto che in realtà è la versione romanzata del film con R. Burton, vedi qui
Minna Wagner, di Sibylle Zehle
Un altro libro su Minna in tedesco, un altro che aspetta sulla libreria incellophanato

Se pure voi siete appassionati di “curiosità wagneriane”, può darsi che abbiate scovato qualcosa di interessante in questo elenco. Delle cartoline, del mini-busto, del pupazzetto col carillon e delle 4 videocassette del film di Burton, meglio che non parli…

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Lis(z)tomania (XV)

Mi è venuta voglia di fare una lista dei libri “della mia infanzia/giovinezza” (si parla di fine anni ottanta/prima metà degli anni novanta), fra le prime letture che ricordi, o almeno quelle più significative, per svariati motivi. Della trama di alcuni ormai ho solo vaghi ricordi, per altri invece è ancora piuttosto chiara; alcuni li ho letti e riletti, di altri scrivevo addirittura i seguiti o i finali alternativi (fanfiction anche prima di sapere che esistesse tale parola!). Elenco senza un ordine particolare.

La notte dei desideri, di Michael Ende

Di questo autore, amatissimo per La storia infinita (forse l’ho letta, ma evidentemente non mi ha lasciato un ricordo duraturo; certo che ho visto il film! …Il Nulla!!) e Momo (ce l’ho), è questo il libro, forse non fra i più famosi, che ricordo con più affetto, anche se la trama ormai mi sfugge quasi del tutto. Ne riparlavo qualche tempo fa con G. e lui mi ha aperto gli occhi su una “chicca” fantastica nascosta fra le pieghe del testo: la mitica pozione del Luciferino Salto Dimensionale…

La pietra del vecchio pescatore, di Pat O’Shea

Non amo granché il genere fantasy, lo confesso: questo è uno dei pochi che ho mai letto… una forma di masochismo, credo, perché sulla copertina campeggiava l’antagonista principale, una strega una e trina ritratta nelle sue tre forme, una donna bellissima e due orribili megere, e quest’immagine mi metteva una strizza assurda… stavo sempre attenta a prendere in mano il libro in modo da non averla davanti agli occhi (sembra che non avessi ancora capito quanto è facile rimuovere le sovracopertine…). Protagonisti erano due fratellini, e c’è una scena che mi è rimasta impressa: il loro papà acquista un cavallo, e loro notano che ne è stranamente attratto, come ipnotizzato… questo perché l’animale è stato posseduto dallo spirito della strega!!! Dio mio, mi fa ancora paura solo a scriverne… Che trauma.

Ascolta il mio cuore, di Bianca Pitzorno

Siccome mi stavo avvicinando alla fase in cui leggevo solo Stephen King e romanzi dell’orrore, non poteva mancare il capitolo “pauroso” anche in questo simpatico libro che ha per protagonista Prisca, una bambina sarda che frequenta la quarta elementare e che, mese dopo mese, vive con le sue due amiche del cuore un anno scolastico movimentato, alle prese con una nuova maestra cattivissima, la “nemica” leccapiedi e due nuove compagne povere e maltrattate (siamo nella Sardegna degli anni sessanta). Libro adorabile e anche poco consolatorio. Il capitolo pauroso era quello dedicato al mese di novembre, dove, con la scusa del giorno dei morti, venivano raccontate una serie di storie di fantasmi…

La società dei gatti assassini, di Akif Pirinçci

Di Gialli Junior ne ho letti parecchi, la copertina gialla con la striscia nera è un cult ormai, e quindi questo è anche un po’ un tributo a tutta la collana, ma questo titolo spicca per originalità, e anche per intreccio e stile, che non sono affatto da libro per ragazzini ma possono essere apprezzati anche da un adulto. Un serial killer felino che miete vittime (e vi assicuro che i passaggi splatter sono forti), i siamesi cattivi… e anche l’inaspettato erotismo della gattina sexy dal nome impronunciabile (Nhozemphtekh!) che “si accoppia” col protagonista Francis (c’è scritto proprio così! Nell’elenco dei personaggi principali! Mi sa che io il sesso l’ho scoperto leggendo di questi due, non vorrei dire).

Camilla e i suoi amici, di Sandra Scoppettone

A dire la verità, non è uno dei miei libri preferiti, o meglio, mi piacque, ma il motivo per cui lo includo è che è legato a un altro momento choc: un libro per ragazzine che, all’inizio degli anni novanta, affrontava il tema dell’omosessualità. Non solo: che faceva anche morire uno dei giovanissimi personaggi. Insomma, nient’affatto scontato.

L’assassinio di Roger Ackroyd, di Agatha Christie

Anche qui, è un tributo a tutta la serie di romanzi sull’investigatore belga con le celluline grigie, Hercule Poirot. Tutti uguali, alla fine, se ci si riflette un po’, ma il piacere di provare a scoprire il colpevole c’era sempre. Molti di questi libri sono anche legati a un luogo ben preciso, la biblioteca “per ragazzi” della mia città che cominciai a frequentare dal 1993 o giù di lì: mia madre accompagnava me e i miei fratelli e io puntualmente mi prendevo un nuovo titolo della sterminata collana dei Gialli Mondadori. Tuttavia, non è un caso se ho scelto come immagine proprio L’assassinio di Roger Ackroyd, forse il migliore e sicuramente uno dei finali più a sorpresa del genere giallo.

La serie di Vampiretto di Angela Sommer-Bodenburg

E infine. Qui non parliamo più di ricordi, qui entriamo nel territorio del mito. Dicevo prima della biblioteca “per ragazzi”, e cosa vi è più legato della serie del piccolo vampiro Rüdiger von Schlotterstein, ricordo persino l’esatto scaffale della biblioteca cui ogni volta correvo per accaparrarmi il successivo volume della saga! C’è il Vampiretto “prima versione” e c’è il “nuovo” Vampiretto, ma solo la serie originaria di 8 volumetti è rimasta nel mio cuore (con i titoli da recitare religiosamente nell’ordine a memoria: Vampiretto, Vampiretto cambia casa, Vampiretto va in vacanza, Vampiretto in campagna, Vampiretto innamorato, Vampiretto in pericolo, Vampiretto nella Valle delle Lacrime, Vampiretto torna alla sua cripta; mi piaceva soprattutto il fatto che iniziassero tutti uniformemente col nome del protagonista), anche perché la nuova serie vedeva all’opera un’altra illustratrice e aveva storie un po’ meno belle (Vampiretto che andava dallo psicologo per curare la sua fobia della luce solare…). Quella per la famiglia vampiresca dei von Schlotterstein, comunque, era divenuta per me una vera mania, con pile di fogli A4 riempiti di disegni di tutti i personaggi, compresi dei nuovi inventati da me, nonché addirittura due seguiti da me scritti (che i miei si sono dovuti leggere), ovviamente molto più cupi e “horror” degli originali (facevo addirittura morire un personaggio amatissimo…).

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Lis(z)tomania (XIII)

Come anticipato nei commenti al precedente post, ecco la lista di libri “classici” che davvero non posso esimermi dal leggere. Forse vi stupirete di trovarne alcuni, non proprio scontati, e non trovarne altri. Riguardo ai secondi, una parziale spiegazione è che, beh, alcuni capolavori della letteratura (I promessi sposi, I fratelli Karamazov, La metamorfosi, Gerusalemme liberata, e altri) li ho già letti, per fortuna. Ma di molti altri, francamente, non mi curo; per dire, qualcuno mi giudicherà assolutamente folle, ma al momento non sento la necessità di leggere La coscienza di Zeno di Svevo, o Le confessioni d’un Italiano di Nievo, o tutto Calvino, per fare solo qualche titolo a caso.
Altra cosa che può colpire è la scarsità di titoli novecenteschi e invece la relativa abbondanza di opere di epoca medievale e della prima età moderna: ciò è dovuto in parte anche a motivi di studio/lavoro, e comunque ai gusti personali. Ho considerato “classici” anche alcuni saggi ormai “storici”; infine, si noterà che manca quasi del tutto la poesia: infatti, non è un genere che mi piaccia, o che comunque legga abitualmente.

Ecco la lista, ordinata per nome dell’autore (ove questo non sia presente, o non sia noto, per titolo):

Apuleio, Metamorfosi
Matteo Bandello, Quattro libri delle novelle
Bernardino da Siena, Prediche volgari
Giovanni Boccaccio, Decameron
Jorge Luis Borges, Finzioni
La Canzone dei Nibelunghi
Lewis Carroll, Alice nel paese delle meraviglie – Attraverso lo specchio –> letti entrambi (qui e qui)
Domenico Cavalca, Vite dei Santi Padri
Benvenuto Cellini, Vita –> letto
Miguel de Cervantes, Don Chisciotte
Carlo Collodi, Le avventure di Pinocchio
Dino Compagni, Cronica delle cose occorrenti ne’ tempi suoi
Benjamin Constant, Adolphe
Gabriele D’Annunzio, Il trionfo della morte
Giovanni Della Casa, Galateo
Alexandre Dumas, Il conte di Montecristo
Alexandre Dumas, I tre moschettieri – Vent’anni dopo – Il visconte di Bragelonne
Teofilo Folengo, Baldus
Sigmund Freud, L’interpretazione dei sogni –> letto
Carlo Emilio Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana
Gregorio di Tours, Storia dei Franchi
Ferdinand Gregorovius, Storia di Roma nel Medioevo
Hans J. Grimmelshausen, L’avventuroso Simplicissimus
E.T.A. Hoffmann, Racconti
Johann Huizinga, L’autunno del Medioevo
Aldous Huxley, Mondo nuovo – Ritorno al mondo nuovo –> letto
Jacopo da Varazze, Legenda aurea
Ernst Kantorowicz, I due corpi del re
Pierre Choderlos de Laclos, Le relazioni pericolose
John Mandeville, Viaggi
Masuccio Salernitano, Il Novellino
Le Mille e una notte
Montesquieu, Lettere persiane
Navigatio sancti Brendani
Orazio, Satire ed Epistole
Paolo Diacono, Storia dei Longobardi
Giuseppe Parini, Il Giorno
Edgar Allan Poe, Storia di Gordon Pym
Marco Polo, Il Milione –> letto
Francesco Pona, La lucerna
Jan Potocki, Manoscritto trovato a Saragozza
Michele Psello, Cronografia
Ratio studiorum
La Regola di san Benedetto e le Regole dei Padri
Leopold von Sacher-Masoch, Venere in pelliccia
Laurence Sterne, Vita e opinioni di Tristam Shandy, gentiluomo
Jonathan Swift, I viaggi di Gulliver
Tacito, Annali
Lev Tolstoj, Anna Karenina
I Vangeli apocrifi
H.G. Wells, La guerra dei mondi
Virginia Woolf, Orlando

Sicuramente ce n’è qualcuno che dimentico, e stavolta non volontariamente. Cosa, secondo voi, sono stata così folle da non includere?

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Lis(z)tomania (III)

Dall’ottobre 1999 tengo un quadernetto su cui annoto i titoli di tutti i libri che leggo, con i relativi giudizi. Da questo traggo le seguenti liste:

Lista dei libri più belli in assoluto (in ordine cronologico):

Storia della colonna infame
, Alessandro Manzoni (aprile 2001) — uno dei libri più belli della letteratura italiana
Mastro-don Gesualdo, Giovanni Verga (agosto 2001) — idem
I promessi sposi, Alessandro Manzoni (dicembre 2001) — ma lo rileggo ogni tanto
Niente di nuovo sul fronte occidentale, Erich Maria Remarque (gennaio 2002)
Storia di un paese: Montaillou, Emmanuel Le Roy Ladurie (aprile 2002) — non un romanzo ma un saggio storico
La mia vita, Richard Wagner (aprile 2002) — Wagner era un matto
Il desiderio delle Indie. Storie, sogni e fughe di giovani gesuiti italiani, Gian Carlo Roscioni (aprile 2003) — saggio storico, in assoluto uno dei libri più belli che abbia mai letto
Posizione di tiro, Jean-Patrick Manchette (luglio 2004) — il libro con cui ho scoperto Manchette, e non poteva esserci avvio migliore
L’archeologo, Arthur Phillips (novembre 2005) — uno dei pochi romanzi con un finale che non delude
In nome del cielo. Una storia di fede violenta, Jon Krakauer (novembre 2007) — non un romanzo ma un saggio sulle sette fondamentaliste mormoni in USA
Giobbe, Joseph Roth (dicembre 2007) — quando F è utile a qualcosa
Nordest, Massimo Carlotto (febbraio 2008) — un romanzo italiano bello??
La leggenda del santo bevitore, Joseph Roth (aprile 2008) — più altri due racconti
La città perfetta, Angelo Petrella (ottobre 2008) — non riuscivo a staccarmi

Lista dei libri più brutti in assoluto, da evitare con cura (in ordine cronologico):

Live girls, Ray Garton (novembre 1999) — ed è stato pure difficile da reperire, a saperlo prima
Il ritorno della papessa, Bruna Magi (dicembre 2001) — imbarazzante per quanto è brutto, e a questa le pubblicano una roba così?
Narciso e Boccadoro, Hermann Hesse (agosto 2002) — irritante e schematico
Il patto dei lupi, Pierre Pelot (febbraio 2003) — per carità, un thriller storico che è la sagra dello stereotipo
Pipistrelli, Marcel Beyer (dicembre 2005) — pretenzioso e incomprensibile (qual è il senso?)
Il profumo, Patrick Süskind (gennaio 2006) — bah, non capisco come mai il grande successo
Q, Luther Blissett (gennaio 2006) — e con questo con me Wu-Ming ha chiuso per sempre. Protagonista da sopprimere
Critica della ragion criminale, Michael Gregorio (novembre 2006) — thriller scialbo, scioglimento degli eventi stupidissimo
Heil Hitler, il maiale è morto!, Rudolph Herzog (gennaio 2008) — saggio sulla comicità durante il Terzo Reich. In sé mediocre, a far crollare il voto è la PESSIMA traduzione italiana, fatta coi piedi e da una vera cretina
Il sipario di giada, Isaia Iannaccone (marzo 2008) — complimenti all’autore, è riuscito a farsi pubblicare un libro senza trama e scritto malissimo

E ora per i premi della giuria (sono tutti libri che mi sono piaciuti):

Lista dei libri più spaventosi
(sempre in ordine cronologico, non lo ripeto più):

Medusa, L’orrore di Dunwich, Il caso di Charles Dexter Ward, sono racconti di H.P. Lovecraft … ma anche un po’ tutto quello che ha scritto quest’uomo (senza data, prima dell’ottobre 1999)
Nella carne, racconto di Clive Barker (idem)
L’avversario, Emmanuel Carrère (marzo 2001) — non un romanzo ma un’agghiacciante storia vera, libro che poteva benissimo entrare anche fra i migliori
Storia della colonna infame — vedi sopra
Un borghese piccolo piccolo, Vincenzo Cerami (agosto 2003)
Lasciami andare, madre, Helga Schneider (gennaio 2004) — non un romanzo, la storia vera del rapporto con la madre aguzzina in un lager. Poi mi sa che l’autrice non ha più scritto così bene
La tomba del diavolo, Geron Brandanus (aprile 2004) — se non altro per la figura dell’autore
Ring, Koji Suzuki (giugno 2004) — diversissimo dal film
In nome del cielo — vedi sopra
La persecuzione del rigorista, Luca Ricci (maggio 2008) — ne ho parlato in questo blog

Lista dei libri più divertenti:

La mia vita — vedi sopra
Militärmusik, Wladimir Kaminer (luglio 2004) — le avventure di Kaminer sullo sfondo dell’URSS in via di disfacimento, fa morire: gli altri libri dell’autore non sono così divertenti
Italiani all’opera, Pierluigi Pansa (dicembre 2005) — romanzo storico molto carino su Da Ponte e Casti
Bella vita e guerre altrui di Mr Pyle, gentiluomo, Alessandro Barbero (gennaio 2006) — ma perché il protagonista è meravigliosamente cinico
Il serraglio di Versailles, Frédéric Richaud (maggio 2007) — piacevole sorpresa
Guida galattica per autostoppisti, Ristorante al termine dell’universo, Douglas Adams (novembre 2007) — semplicemente geniali, gli altri titoli della serie sì, carini, ma i primi due sono capolavori

Lista dei libri più interessanti:

Storia di un paese: Montaillou — vedi sopra
I benandanti. Stregoneria e culti agrari tra Cinquecento e Seicento, Carlo Ginzburg (luglio 2002)
Il formaggio e i vermi. Il cosmo di un mugnaio nel Cinquecento, Carlo Ginzburg (dicembre 2002)
Il desiderio delle Indie — vedi sopra
Storie di ogni giorno in una città del Seicento, Ottavia Niccoli (novembre 2003)
Adriano VII, Frederick Rolfe detto Baron Corvo (luglio 2004) — romanzo curiosissimo
Il ritorno di Martin Guerre, Natalie Zemon-Davis (dicembre 2005)
Apologia della storia o Mestiere di storico, Marc Bloch (aprile 2007)

Lista dei libri più emozionanti, avvincenti, commoventi, tristi, etc:

Auschwitz. Storia del lager 1940-1945, Otto Friedrich (dicembre 1999)
I sommersi e i salvati, Primo Levi (giugno 2000)
Mastro-don Gesualdo — vedi sopra
I promessi sposi — vedi sopra
Nente di nuovo sul fronte occidentale — vedi sopra
Il desiderio delle Indie — vedi sopra
Posizione di tiro — vedi sopra
Piccolo blues, Jean-Patrick Manchette (aprile 2005) — dopo Posizione di tiro, che è inarrivabile, c’è questo
L’archeologo — vedi sopra
Il piccolo libraio di Archangelsk, Georges Simenon (agosto 2007) — da non leggere se poco poco ti senti minimamente depresso
Giobbe — vedi sopra
Nordest — vedi sopra
La leggenda del santo bevitore — vedi sopra
Lettera dall’inferno a mia madre e ai miei figli, Ingrid Betancourt (aprile 2008)
La città perfetta — vedi sopra

Alcune mie recensioni, soprattutto le stroncature, le trovate su www.ibs.it

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