Sei passeggiate nei boschi narrativi

Torna finalmente con questo testo il genere “dimenticato” del 2012, la saggistica.

“Boschi narrativi” era il titolo della mia antologia di letteratura del ginnasio: come tutti gli altri miei libri di testo di letteratura, la ricordo con affetto e nostalgia, perciò questo piccolo libro (cui naturalmente si è ispirata per il titolo l’antologia, non il contrario!), che qualche tempo fa si poteva ricevere in omaggio facendo un ordine di una certa somma su IBS (stessa sorte era toccata anche a un altro saggio di Eco, Sulla letteratura: dev’essere che debbano smaltire le scorte dei suoi libri!), può contare anche sul “bonus simpatia”.

Si tratta di sei lezioni tenute da Umberto Eco nel 1992-93 alla Harvard University incentrate sulle convenzioni, sui codici, sui modelli e le tecniche dei testi narrativi, esposte in modo piuttosto leggero e gradevole e facendo ampio uso di esempi, analogie, anche aneddoti sulla propria esperienza di romanziere.

Interessante il concetto di Lettore modello; quando iniziamo un romanzo abbiamo sicuramente delle aspettative, ma forse non sempre ci rendiamo conto che anche l’autore (o meglio l’Autore modello) ha delle aspettative su di noi, ha scritto pensando a un Lettore modello che si facesse condurre per certi sentieri (all’interno del bosco/romanzo), si facesse convincere di certe cose e fosse disposto a darne altre per scontate, che possedesse già un certo bagaglio di competenze e non altre. Attraverso indizi colti nel testo Eco illustra come l’Autore si sia adoperato per far funzionare questo complesso meccanismo. Penso che l’impressione che i lettori appassionati provano una volta terminati questi brevi saggi sia non di aver imparato qualcosa di “nuovo”, o non proprio (non vorrei peccare di presunzione o di mancanza di rispetto verso il prof. Eco), ma di aver trovato espresso quello che in fondo già “sapevano” o avevano sperimentato nella lettura di tanti romanzi.

Eco sembra un oratore simpatico e spiritoso, sicuramente ascoltarlo dal vivo sarà stato molto più divertente; vietato, però, leggere questo suo libro se non sapete già il finale di The Murder of Roger Ackroyd di Agatha Christie, altrimenti il piacere di leggere questo classico del giallo sarà per voi irrimediabilmente rovinato (ci sono anche, fra i tanti libri citati, anticipazioni sulla trama dei Tre moschettieri di Dumas, ma più “blande” e… spero di dimenticarle!). Nelle ultime pagine si intuisce da già da allora l’autore si stava dedicando a quella che sarebbe poi stata la materia del suo ultimo romanzo, Il cimitero di Praga (2010).

Umberto Eco, Sei passeggiate nei boschi narrativi, voto = 3/5
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