L’oscura immensità della morte

Con un titolo così, nessuno si aspetta una storia molto divertente, e infatti è uno dei libri più tristi e desolanti che abbia mai letto. Carlotto non delude neppure questa volta, e io posso congratularmi con me stessa per aver fatto l’affare e aver comprato il libro usato per soli tre euro.

Una città del Nordest, 1989. Due rapinatori in fuga prendono in ostaggio e uccidono una donna e suo figlio di otto anni. Uno di essi poi viene arrestato, mentre l’altro fugge col bottino e non verrà mai identificato, perché il suo complice, Raffaele Beggiato, si rifiuta di fare il suo nome. L’uomo viene condannato all’ergastolo.
Le due vittime erano la moglie e il figlio di Silvano Contin: da quel giorno in cui gli è stato tolto tutto ciò che di più caro aveva nella vita, è come se l’uomo fosse sceso nella tomba assieme a loro. Il dolore e “l’oscura immensità della morte”, espressione che sintetizza le ultime parole dette dalla moglie nell’agonia e che sono diventate per lui un’ossessione, sono i suoi unici compagni.
Passano quindici anni, e anche Beggiato entra a contatto con l’oscura immensità della morte: gli viene diagnosticato un cancro, che gli lascia poco tempo da vivere. Dopo l’inferno del carcere, il suo unico desiderio è morire libero, perciò fa domanda per la grazia: per ottenerla è necessario però il perdono di Contin.
È a questo punto che prende il via una triste e agghiacciante serie di eventi che porteranno allo sconsolato finale: l’unica cosa che dia ancora senso alla vita di Contin è scoprire chi fosse il complice di Beggiato in quella rapina, ed è convinto che se l’uomo uscisse di galera cercherebbe di contattarlo per avere la sua parte del bottino. Perciò, “paradossalmente”, anche se la domanda di grazia non viene accolta, preme perché gli venga concessa la sospensione della pena per curarsi. E così, quasi “inconsciamente”, prepara il suo piano di vendetta.
In realtà i due uomini sono morti entrambi quel giorno del 1989, senza rendersene conto.

Massimo Carlotto, L’oscura immensità della morte, voto = 4/5
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4 commenti

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4 risposte a “L’oscura immensità della morte

  1. Ma con tutte le recensioni che scrivi (ergo con tutti i libri che leggi), sei armata anche di scanner e OCR per rimpinguare le pagine di http://www.pagina69.com ? 🙂

  2. Domanda tecnica (volevo fartela da un po’): come si fa ad aggiungere quella bella barra di icone sotto a ogni tuo post per segnalare lo su tutte le piattaforme? È una prerogativa di Splinder o un gadget che posso mettermi anche su Blogger?

  3. Non l’ho messa io, viene automaticamente su Splinder: ho guardato un po’ ma non ti so aiutare. Lo scanner ce l’ho, cosa bisogna fare?

  4. Devi mandare la 69esima pagina di ogni libro che leggi a http://www.pagina69.com... non ricordi? Ne avevo parlato sul mio blog tempo fa. Ti serve solo uno scanner con software OCR.

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